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La Masticazione

La bocca è un luogo ricco di stimoli e rappresenta la prima fonte di conoscenza per il lattante. I bambini, già nell’utero materno, portano le manine alla bocca e successivamente dopo la nascita, in modo spontaneo, succhiano giochi, indumenti e ogni tipo di oggetto gli capiti tra le mani. Queste esperienze sensoriali permettono al lattante di conoscere stimoli diversi e di relazionarsi con essi (fase orale); appaiono semplici, ma in realtà permettono al piccolo di avvicinarsi ai cibi di consistenza diversa che verranno inseriti nei mesi successivi, con l’alimentazione complementare.

E’ intorno ai sei mesi che generalmente scompare il riflesso di estrusione e il bambino acquisisce la capacità di spingere sia fuori dalla bocca che in laringe nuovi alimenti di qualità e consistenza diversa dal liquido ed è verso gli 8 mesi, in concomitanza con l’eruzione dei primi denti, che inizia a sviluppare la capacità masticatoria e di schiacciare lateralmente i cibi più voluminosi. In questa fase si può cominciare a cambiare la densità della pappa e inserire puree più consistenti.

Verso i 10-12 mesi la funzione alimentare progredisce e dall’abilità di morso si passa alla masticazione, prima in maniera riflessa per diventare poi sempre più evoluta fino ad arrivare ad una masticazione più completa. A questa età la maggior parte dei bambini è in grado di portare autonomamente il cibo alla bocca, bere da una tazza utilizzando entrambe le mani e mangiare cibo di dimensioni sempre maggiori (es. pasta piccolo formato). In questa fase è bene lasciare che il bambino utilizzi le mani per portare il cibo alla bocca acquisendo coordinazione e autostima; l’alimentazione potrà essere definita autonoma quando il bambino riuscirà ad utilizzare il cucchiaio o la forchetta in modo corretto.

Dai 12 mesi in poi le consistenze dei cibi si modificano sempre di più ed il bambino le esperimenta in base alla sua capacità di masticazione e deglutizione che non sono tuttavia ancora del tutto efficienti. Per prevenire il rischio di soffocamento da cibo[1] è importante che venga posta attenzione al taglio, forma, consistenza e dimensioni degli alimenti proposti e, durante il pasto, è sempre richiesta la presenza di un adulto. Le caratteristiche psico-fisiologiche del bambino sono la causa della maggior incidenza di episodi  di soffocamento da cibo nei bambini, in particolare nella fascia di età da 0 a 4 anni. I bambini hanno infatti vie aeree di diametro piccolo e a forma conoide (fino alla pubertà); scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione; dentizione incompleta (i molari crescono intorno ai 30 mesi); frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente.

[1] Si rimanda al documento del Ministero della Salute per le linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica.