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Durante lo svezzamento è meglio ridurre al minimo il consumo di carne e proteine animali

Le indagini nutrizionali dimostrano che la dieta dei piccoli italiani, tra i 6 e i 36 mesi, è troppo ricca di proteine e di sodio, mentre è povera di ferro e di grassi (questi ultimi, fino all’anno di età, devono coprire il 40% delle calorie giornaliere per poi scendere gradualmente intorno al  30%, ma dopo i 3 anni).

Squilibri come questi vanno evitati fin dalle prime pappe, perché possono favorire abitudini alimentari non corrette ed aumentare il rischio di sviluppare obesità e malattie croniche (di tipo cardiovascolare, metabolico) nelle epoche successive della vita. In particolare, un eccesso di proteine nei primi anni di vita sarebbe in grado di determinare un aumento delle cellule adipose e quindi esporre al rischio di sovrappeso.

Le proteine sono indispensabili, ma non bisogna esagerare, come suggeriscono anche le fonti di riferimento italiane (LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia – rev. 2014) che hanno rivisto al ribasso le necessità proteiche della prima infanzia.

Attenzione a non incorrere nel rischio opposto. È infatti indispensabile che il bambino assuma ogni giorno una quantità di proteine adeguata alle sue necessità; infatti se l’assunzione è insufficiente l’organismo va a prenderle dalle proprie riserve (i muscoli) con conseguente impoverimento della massa muscolare e riduzione del metabolismo.

Di quanto necessita il bambino? Stiamo parlando di circa 15 grammi di proteine al giorno per i bambini di 6-12 mesi in totale; è bene che le proteine provengano da diverse fonti comprese quelle animali che sono importanti per fornire nutrienti essenziali nella dieta del bambino.

Bisogna quindi considerare quante proteine acquisisce un bambino nel totale degli alimenti che assume durante la giornata. E fra questi alimenti bisogna tenere in considerazione anche il latte, sia materno che formulato, che è l’alimento principale per i primi mesi.

Proprio perché il latte ha un ruolo fondamentale anche durante lo svezzamento, se si considera la pappa del bimbo di 6 mesi si prevedono le seguenti fonti proteiche, in maniera alternata l’una all’altra:

 

  • 10 g di legumi decorticati secchi, oppure
  • 20 g di pesce o 15 grammi di carne se parliamo di prodotto fresco, oppure
  • mezzo vasetto di omogeneizzato di carne o pesce (40 g circa), oppure
  • due cucchiaini rasi di parmigiano grattugiato (10 g circa), oppure
  • mezzo uovo

 

I salumi in generale andrebbero evitati.

Nei mesi successivi le quantità aumentano, ma di poco. Si tratta in ogni caso di porzioni contenute, spesso ben diverse da quelle considerate adeguate.

 

Opportuno ricordare che il latte vaccino, particolarmente ricco di proteine, è sconsigliato nell’alimentazione dei bambini almeno fino al 12° mese.

Rielaborazione da: Consensus primi 1000 giorni- Alimentazione complementare dai 6 ai 24 mesi – ATS Milano Città Metropolitana. www.ats-milano.it